Perchè essere “belli dentro” è fondamentale per influenzare i risultati del tuo team di lavoro

Perchè essere “belli dentro” è fondamentale per influenzare i risultati del tuo team di lavoro

 

Quante volte hai sentito parlare di leadership, di quanto sia importante essere un leader, di come il tuo successo di uomo e di imprenditore dipenda dalla tua capacità di essere un bravo leader?
Il punto è che di solito le persone che ti parlano di leadership sono portate a presentare questa caratteristica come innata: se ce l’hai bene, se non ce l’hai rassegnati al fallimento.
Quello che vogliamo dirti noi, invece, è che la leadership si impara, si affina, si perfeziona e, man mano che si procede nel percorso del suo apprendimento, si finisce con lo scoprire che è legata a doppio filo con l’umanità della persona che la esercita.
Essere un leader oggi non significa essere un capo; o meglio, la leadership non è connessa con il ruolo che si ricopre all’interno dell’azienda, piuttosto è legata all’entusiasmo e alla gioia che si provano nel fare il proprio lavoro.

I grandi trascinatori, come Steve Jobs, sono degli entusiasti, sono persone capaci di coltivare un sogno e crederci con talmente tanta convinzione da superare ogni ostacolo che si presenti loro davanti.
Di più: sono persone che condividono quel sogno, che non lo trattengono dentro il loro cuore, ma lo mettono nelle mani dei collaboratori e con loro si alleano per realizzarlo.
Nessun leader è un uomo solo: per identificare un vero leader guarda quante persone ne ricercano la compagnia, quanti sono entusiasti delle sue parole, quanti decidono di seguirlo confidando nella sua bontà.
Un leader è una bella persona che ha lavorato su se stessa per affinare quelle caratteristiche indispensabili a guidare alla vittoria un piccolo esercito.

Diventa una bella persona!

Il primo punto sul quale vi dovete concentrare per sviluppare la vostra leadership?
Diventare una bella persona, una persona che ha raggiunto un equilibrio tra il cuore e il cervello, che non esercita il potere con prepotenza ma che si preoccupa di comunicare correttamente le proprie idee ai propri collaboratori.
Una bella persona è quella che rispetta i valori fondamentali dell’etica e dell’umanesimo e, proprio per questo, sa leggere nell’animo di coloro che la circondano.
Ti facciamo questa domanda:
“Conosci veramente i tuoi collaboratori?”
Non intendiamo il loro nome e cognome, ma i loro sogni, i loro obiettivi, le loro preoccupazioni e le loro speranze.
Per quanto impossibile possa sembrarti, un vero leader conosce profondamente le persone che lavorano con lui. Certo, se è a capo di un’azienda da 100 dipendenti non potrà avere uno stretto rapporto con ognuno di loro, lo avrà però con i propri luogotenenti, un certo numero di persone nelle quali avrà a sua volta individuato le caratteristiche di leadership necessarie a guidare le seconde e le terze linee.
E senza paura! Non abbiamo mai conosciuto un leader vero che temesse di venire scalzato da un suo collaboratore: questo perché nella leadership è contenuta la sensibilità di fare emergere le doti migliori di ognuno, permettendogli quindi di raggiungere obiettivi straordinari senza covare frustrazione e risentimento.
Ma io sono un artigiano / esercente / professionista, mica un imprenditore!”, potresti obiettare.
Eh no, amico, tu sei un imprenditore in qualsiasi attività tu svolga e perciò non puoi più trascurare lo sviluppo della tua leadership.
Non a caso, è una tappa del percorso di sviluppo personale che ci viene richiesta dalla stragrande maggioranza dei nostri clienti.
L’esperienza di Fabio, imprenditore Veneto proprietario di tre negozi di ottica:
Fabio ha avuto diverse esperienze negative col personale. Ha avuto persone che lo hanno tradito, che hanno letteralmente rubato soldi in azienda… Insomma, gliene hanno fatte di tutti i colori, tanto che era arrivato a essere diffidente nei confronti delle persone in generale.
Ovviamente l’azienda stava andando peggio che nel passato, sotto ogni punto di vista: il clima era teso e poco sereno e il fatturato, di conseguenza, risultava in forte calo.
Stanco della situazione che si era creata, Fabio ha, quindi, preso in mano la dura realtà e ha deciso di cambiare su due fronti: In primo luogo ha deciso di tornare a studiare per affinare quelle caratteristiche di leadership che già aveva e, contemporaneamente, ha introdotto la formazione interna, facendo seguire corsi di vendita e gestione finanziaria ai propri collaboratori.
In secondo luogo ha iniziato a far valere maggiormente la propria leadership in negozio, calendarizzando riunioni periodiche col personale, oltre che incontri periodici individuali, nel corso dei quali affrontare con le persone le problematiche non solo pratiche, ma anche emotive del lavoro.
Da un anno a questa parte abbiamo così messo in atto per lui il processo di selezione del personale, con l’obiettivo di far entrare in azienda dei nuovi collaboratori, non solo competenti, ma anche positivi.
La conseguenza dell’introduzione di nuove persone entusiaste è stato innanzitutto un netto miglioramento del clima del negozio, ma anche un’importante crescita di fatturato (ad oggi in forte crescita dopo aver recuperato le perdite degli anni passati in soli 9 mesi).
Oggi Fabio è un uomo felice, un imprenditore appagato e un leader che sa di poter contare sulle persone che lo circondano. Il suo negozio va alla grande e le sue statistiche sono in continua crescita.
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